cm. 24 x 22, pp. 246, brossura, in ottime condizioni.
In mezzo a tanti dubbi, Renzo Piano ha una certezza: almeno nei termini in cui è stato concepito finora, il mestiere dell’architetto è in via di estinzione. Oggi non basta più aggiornare il catalogo dei mezzi espressivi o rinnovare il codice stilistico; è l’architetto che va riprogettato. Proprio nel momento più delicato, quando stava per entrare nel villaggio microelettronico, s’è trovato spiazzato: non sa più costruire, non sa più inventare; in due parole, ha smesso di architettare. L’artisticità è il suo rifugio, ma un’artisticità di maniera, che spesso e volentieri scade al livello del puro illusionismo, tutto arabeschi formali e niente sostanza. E via via che si assottiglia la sua competenza, svanisce il suo potere contrattuale e tende a zero pure la sua utilità sociale. La morale della favola è che l’architetto, così com’è, è inutile a tutti; deve sparire.