cm. 23 x 16, pp. 318, brossura, in ottime condizioni.
Muovendo dall’ambito del post-ermetismo, Menichini era pervenuto in seguito ad una pronuncia realistica ricca e radicata, con l’attenzione rivolta al dibattito letterario (sono presenti alcuni spunti sperimentali) ma anche con l’ascolto rivolto alla lingua della realtà e della storia vissuta. Dentro un linguaggio di stretta osservanza dell’italiano illustre però sempre concretamente fruibile – riuscì infatti a filtrare e a far confluire le ascendenze slovene che aveva riscoperto nella linea famigliare. Questo accadde soprattutto nel periodo più vicino alla sua morte, davvero inopinata e prematura. Rimane un autore riconoscibile per questa sua passione del fare e dell’essere presente, ma allo stesso tempo per una vena fortemente idillica, che accoglie le atmosfere di quelle zone delle valli del Natisone, da cui egli proveniva. Si sente sempre qualcosa che sgorga da lontane profondità poetiche, e che rende più che giusto, anzi, doveroso, un atto di commemorazione, e iniziative che onorino il suo nome.