cm.22,5 x 14, pp. 184, brossura, in ottime condizioni.
Questo libro realistico e utopico, di alto interesse antropologico e insieme di forte espressività letteraria, affronta il tema del conoscere e del comunicare attraverso racconti di anonimi, testimonianze comunitarie e analisi di uomini di cultura, Ecco come lo presenta Danilo Dolci: «Esprimere è essenziale per scoprire, scoprirsi. Studiare è necessario per crescere, identificarsi, maturare, ma i libri sono soltanto una fonte dell’apprendere. Occorre saper leggere anche rocce, alberi, voli, creature, il mare, le nuvole, le stelle. Léggere nel lavoro… La semplicità è l’elemento essenziale di questi racconti che integrano il progetto di Racconti siciliani (1963), raccolti dalle mie carte per suggerimento dell’amico Italo Calvino…» E, nella postfazione, Remo Fornaca sostiene: «…l’invito alla lettura non riguarda solo il testo, le parole, ma in primo luogo al saper leggere il mondo, le cose, i fenomeni, le piante, gli animali, gli uomini, i proprî e altrui vissuti; la conseguenza altrettanto originale è che nei testi qui presentati la ricerca e l’uso del linguaggio, e del lessico, è pari all’impegno posto a cogliere e a decifrare esperienze, riflessioni. Questo libro a più voci può essere considerato un vero e proprio laboratorio aperto alla conoscenza e alla comunicazione con la natura, le creature tutte, i concetti e le idee».