cm. 19,5 x 14, pp. 832, copertina rigida, in buone condizioni.
Il “Diario di uno scrittore” fu una pubblicazione mensile redatta interamente da Dostoevskij. Il grande russo se ne occupò negli anni che vanno dal 1873 al 1881, seppur con interruzioni. Non è un’opera omogenea, così almeno come vorrebbe il canone letterario, ma una raccolta di testi che affronta problemi di attualità, o meglio questioni allora dibattute, soprattutto politiche. Tuttavia, in questi articoli legati il più delle volte a situazioni contingenti, Dostoevskij ci fa conoscere le proprie idee sociali, religiose, artistiche e letterarie.
Pur affrontando problemi apparentemente datati, l’opera è perennemente viva, o quanto meno sa spiegare il nostro tempo attraverso suggerimenti preziosi. Così vanno lette le pagine sull’emancipazione femminile, sul problema giudiziario; anzi, su tali argomenti, lo scrittore russo è di una sorprendente attualità: lo scopriamo favorevole al femminismo, lo vediamo intento diverse volte a commentare dei processi, tanto da riuscire a far correggere degli errori alla magistratura zarista.