cm. 20,5 x 12,5, pp. 456, brossura, in ottime condizioni.
«La strega attacca e inganna scrive Mary Douglas nell’introduzione. – Essa usa ciò che è impuro e potente per nuocere a ciò che è puro e debole». Ma questa cosa, che riconosciamo come stregoneria da un capo all’altro del mondo, prende corpo in simboli che variano, secondo le epoche, i linguaggi locali e, soprattutto, le differenze di struttura e organizzazione sociali. Che rapporti esistono, da un punto di vista sia storico sia antropologico, fra la strega che cavalca manici di scopa e quella bruciata sul rogo dalla Controriforma? Fra quelle credenze primitive nei demoni e negli invisibili, nei mana e nei tabu, e la stregoneria come flagello distruttivo della ragione nell’Europa del Cinquecento? Fra le idee sul malocchio nelle comunità islamiche e i «culti del cargo» nelle tribù della Melanesia? Fra le prestatrici di denaro accusate di stregoneria in India e le vedove elemosinanti messe al bando nell’Essex? Perché le medesime credenze e paure sono cariche di pericolosità sociale in un luogo e in un tempo, e appaiono invece innocue, o addirittura addomesticate e utili in altri luoghi e in altri tempi? Questi interrogativi hanno un fondamento oggettivo nel- le condizioni storiche e sociali in cui la stregoneria vive o sono frutto dei pregiudizi, ideologici, culturali, metodologici, di chi osserva? Le divergenze tra antropologi e storici hanno certamente contribuito a creare dei preconcetti; si pensi alla posizione teorica che portava i primi a considerare comunque benigni i conflitti nelle società primitive o, dall’altra, alla tendenza degli storici a vedere la stregoneria come parte di un processo cumulativo culminante in conclusioni violente. Questo libro miscellaneo, curato da Mary Douglas, accosta per la prima volta ricerche di antropologi e di storici, mettendo a fuoco, attraverso lo sforzo congiunto di queste due discipline, i rapporti tra stregoneria e vita sociale, tra credenze stregonesche e ruoli nella comunità. I risultati sono tra i più sorprendenti, soprattutto nella definizione delle funzioni della strega e della funzione delle accuse e dei processi per stregoneria: ristabilire il confine di un gruppo sociale of di un’intera comunità, controllare i devianti in nome dei valori e degli interessi della comunità, promuovere rivalità, fazioni, scindere la comunità, o anche proteggere un sistema sociale da interferenze esterne. Dalle società semplici a quelle complesse, questi saggi recuperano e documentano, con la vivezza di una scoperta, tutta la carica sociale e la potenzialità di significati della strega e della sua magia.