cm. 21 x 14, pp. 560, copertina rigida con sovraccoperta, tagliando del prezzo rimosso al risvolto posteriore, in condizioni molto buone.
«Per molto tempo le donne sono state lasciate nell’ombra della storia. Poi hanno cominciato a uscirne, grazie anche allo sviluppo dell’antropologia, all’attenzione dedicata al tema della famiglia, all’affermarsi della storia delle “mentalità”, che punta sul quotidiano, il privato, l’individuale. Soprattutto, è stato il movimento delle donne a portarle sul proscenio della storia, ponendo alcuni interrogativi sul loro passato e il loro futuro. E le donne hanno avviato, dentro e fuori l’università, la ricerca sulle loro antenate, per comprendere le radici del dominio subito e il significato dei rapporti tra i sessi attraverso il tempo e lo spazio.
«Di questo, infatti, si tratta. Il titolo Storia delle donne ha una in dubbia capacità evocativa. Ma occorre guardarsi bene dal credere che le donne siano oggetto di storia in quanto tali. È il loro posto nella società, la loro “condizione”, i loro ruoli e il loro potere, il loro silenzio e la loro parola che intendiamo comprendere. È la varietà delle rappresentazioni della donna – di volta in volta Dea, Madonna, Strega… che vogliamo cogliere nella permanenza e nelle trasformazioni.
«Una storia di relazioni, che chiama in causa tutta la società, che è storia dei rapporti tra i sessi, e dunque anche storia degli uomini. «Una storia di lunga durata – dal l’antichità ai giorni nostri – che riproduce nei cinque volumi le scansioni della storia dell’Occidente.