cm. 31 x 25, pp. 662, copertina rigida con sovraccoperta ed astuccio in cartoncino muto, in ottime condizioni.
La denominazione «romanica» comparve per la prima volta nel 1818 nella corrispondenza epistolare fra due eruditi normanni, naturalisti e «antiquari»: Charles de Gerville e Auguste Le Prévost. Gerville coniò il termine e l’applicò all’architettura che si era diffusa in Europa fra l’XI e il XII secolo, sostituendo denominazioni diverse usate fino ad allora e adatte tutt’al più a casi specifici, quali «lombardo», «sassone» e «anglo-normanno». Ciò significava prendere coscienza dell’unità di quella produzione attraverso la molteplicità delle sue forme, come pure della sua originalità rispetto alla successiva architettura «gotica».