cm. 22,5 x 14,5, pp. 462, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Ingiustamente il nome di Maria Antonietta evoca in noi l’immagine di una altera e un po’ ottusa vittima della Rivoluzione francese, una regina viziata e viziosa, fedele fin sul patibolo agli ideali dell’aristocrazia. Questa nuova biografia ci restituisce una figura di donna molto più moderna e complessa. Maria Antonietta fu in fondo una delle tante donne sacrificate alla ragion di Stato: maritata appena adolescente con l’erede del trono di Francia, un ragazzo goffo e selvatico, cui una malformazione impedì per anni di avere con lei una vita matrimoniale completa, circondata dalle trame di una corte corrotta e imprigionata da un’etichetta soffocante, fu ridotta a trovare consolazione nelle eleganze eccentriche e nei divertimenti più costosi, tanto da rendersi odiosa ai sudditi perseguitati dalle tasse e dal malgoverno. Tutt’altro che priva di buone qualità – un carattere positivo e allegro, un’intelligenza e una capacità di decisione assai maggiori di quelle del consorte – non poté tuttavia salvarsi dal crollo della monarchia, né la sua nobiltà d’animo degli ultimi mesi di prigionia le risparmiò alla fine la ghigliottina. Sullo sfondo della sua vicenda, Carolly Erickson ricostruisce gli ultimi anni convulsi dell’Ancien Régime e gli esordi violenti della Rivoluzione.