cm. 24 x 16, pp. 88, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Tra i passati possibili d’America si annovera la sua conquista e colonizzazione da parte dei vichinghi, che nella realtà misero effettivamente piede sull’estremo lembo nordorientale del continente attorno all’anno Mille, per abbandonarlo subito dopo. ln questo libro i discendenti di Erik il Rosso compiono imprese ben più clamorose: abbandonata la Groenlandia sotto la minaccia del gelo, della fame e degli eschimesi, si insediano stabilmente nell’isola oggi chiamata Manhattan, fondandovi una città che diventa la capitale di un vasto regno vichingo-pellerossa esteso fino ai Grandi Laghi. Le lunghe navi dalla prua a forma di drago scendono poi le interminabili acque dei grandi fiumi verso le praterie selvagge; ma raggiunto il Mississippi si imbattono in altri conquistatori, venuti stavolta dal Pacifico sotto la guida del più celebre viaggiatore medievale… Solo dopo alcuni secoli gli spagnoli da un lato e gli inglesi dall’altro si incaricheranno di rimettere le cose a posto, annientando le prime due precoci colonizzazioni d’America e permettendo la nascita degli attuali Stati Uniti.