Caratteristiche e condizioni:
cm. 24 x 16, pp. 518, copertina rigida, in condizioni molto buone.
Contenuto:
“L’idea dell’opera presente non è originale. Nel 1808 Antonio Cratey, patrizio triestino, pubblicava pel primo, coi tipi di Gaspare Weiss, un suo lavoro sullo stesso argomento e cioè in quei primi anni del secolo in cui la nuova Trieste era in via di formazione e incominciava, per cosi dire, ad abbozzarsi nei suoi tratti principali.
È superfluo accennare allo sviluppo e alla trasformazione che ebbe ad operarsi nella città nostra da quell’epoca ai nostri giorni.
Nel riflettere alle tante memorie di luoghi, edifici ecc. che sarebbero caduti nell’eterno oblio per mancanza di chi ne narrasse la storia e le vicende, mi nacque il pensiero di continuar l’opera del benemerito patrizio, migliorandola ed ampliandola pure per quanto in me si potesse.
Ardua però ne vidi tosto l’impresa e male avrebbero forse corrisposto le forze al proponimento, se non avessi trovato nel signor Giuseppe Sindici, archivista e direttore degli Uffici d’ordine presso il Civico Magistrato, un collaboratore pieno di zelo e volontà, che cercò di appianarmi la via mettendo a mia disposizione bel numero d’opere, opuscoli e pubblicazioni d’ogni genere risguardanti le patrie istorie, da lui raccolti nei lunghi anni della sua modesta e laboriosa esistenza, interessandosi pure alla ricerca di notizie e di dati che mi facean duopo nel corso del lavoro.
Egli si è dunque in gran parte mercè sua se l’opera presente potè essere portata a compimento.
E dopo il sullodato, sento pur l’obbligo di rendere pubbliche grazie ai signori Giovanni Velicogna e Ferdinando Tomins, ufficiali presso il Civico Ufficio Statistico Anagrafico; al signor Andrea Ferletich, archivista presso il Civico Ufficio edile, nonché a tutti quegli altri distinti impiegati del Comune, dei quali fo’ cenno a suo luogo, che vollero contribuire con pregevoli notizie a rendere questa opera più interessante e compiuta.
Ora eccoti, lettore cortese, la storia di quei luoghi e di quegli edifici, nei quali ricevesti forse le prime incancellabili impressioni; la descrizione e l’origine dei nomi di quelle vie, di quelle piazze, che transiti tutti i giorni; che ti videro nei periodi lieti e tristi della tua vita e nelle quali s’incorniciano per cosi dire i tuoi ricordi e le tue memorie.
Che se è tanto l’interesse che ci desta ogni particolare topografico di quelle città che giacevano da lunghi secoli sepolti; se mossi da affettuosa curiosità andiamo a visitare la casa ove nacquero e i luoghi prediletti da alcuni di quei grandi che arricchirono l’umano scibile dei loro capolavori immortali, non potrà non riuscirti di qualche interesse il conoscere il come e il quando andò formandosi la città nella quale ti destasti alla vita o divenisti cittadino per elezione, l’origine dei nomi delle sue vie; il sapere alcunchè della antica Trieste, così diversa dalla presente, e nella quale pare si riflettano ancora le idee, lo spirito dei tempi e le abitudini di coloro che ci precedettero nella carriera della vita.”