2 voll., cm. 23,5 x 14,5, pp. 1268, copertina rigida, lievi fioriture ai tagli, in condizioni molto buone.
Nello sviluppo del pensiero moderno, l’avventura della libertà ha percorso ormai l’intero arco delle sue contrastanti possibilità: non a caso perciò l’oblio dell’essere, proclamato dal cogito, ha portato, per cadenza inarrestabile, alla perdita dell’Assoluto e ora l’uomo erra ramingo nel mondo che ne definisce i limiti e il suo pericolo mortale. Oggi la scienza, per la prima volta nella storia dell’umanità, è riuscita a scandagliare le forze abissali del cosmo e già si appresta a imbrigliarle per violare gli eterni silenzi degli spazi infiniti. Eppure, mai come oggi, l’uomo ha sentito l’incombente minaccia della scomparsa totale della sua civiltà e della stessa distruzione del genere umano: infatti il traguardo che ha dato all’uomo moderno il dominio delle forze dell’universo, l’ha accostato al nulla che può sprigionarsi ad ogni momento da una volontà che più non conosce fondamento e vincolo di verità. Ed il pensiero contemporaneo allora, che ha fatto del nulla il fondamento dell’essere, ha saldato il cerchio della coscienza in sé stessa.