cm. 27 x 20, pp. 332, brossura, in ottime condizioni.
È la storia, basata prevalentemente su fonti inedite d’archivio, del cammino parallelo tra Stato e ginnastica, da quando questa disciplina sull’onda di nuove teorie pedagogiche illuministe abbandona l’angusto ambito dell’istruzione militare e muove, nell’Italia del dopo-Unità, i primi passi nella società civile, tra la diffidenza generale e il misconoscimento delle sue finalità educative e salutistiche. All’inizio è storia di pochi, di uomini volenterosi che lottano tra l’indifferenza della popolazione e delle istituzioni. Poi diviene storia di molti nella scuola e nella società, dal “laisser faire” dello Stato liberale, al troppo zelo di quello fascista, alla via intermedia scelta dallo Stato repubblicano, quando finalmente la ginnastica si scrolla di dosso le finalità e la disciplina militari che l’avevano caratterizzata sin dalle origini, privilegiando così gli aspetti formativi e igienici.