cm. 22 x 14, pp. 272, brossura, in ottime condizioni.
L’analisi del materialismo dialettico engelsiano, svolta dalla Fiorani, parte cosi dal materialismo storico (di Engels e Marx) per metterne in evidenza l’impostazione epistemologica che in esso si fa presente ponendo l’esigenza di una concezione globale della scienza che si espliciterà appunto col materialismo dialettico. Dopo l’esame particolareggiato di quest’ultimo nelle opere engelsiane che più specificamente lo esprimono (Antidühring, L. Feuerbach, Dialettica della natura), si passa a considerare l’attualità del materialismo dialettico stesso, in rapporto alle odierne problematiche teorico-scientifiche. Un altro notevole stimolo dell’interesse per Engels nasce oggi infatti dal clima di crisi teoretica che accompagna lo sviluppo della scienza e della tecnica, con tutti i problemi che pone una ricerca settorializzata al massimo, chiusa teoreticamente in se stessa e asservita al sistema produttivo capitalistico. Ancora una volta emerge il nesso inscindibile tra problemi scientifici e politico-sociali: la necessità di un atteggiamento scientifico unitario nei due campi è illustrata mostrando le deviazioni ideologiche cui porta la separazione di queste problematiche, la scissione delle due culture. In questa situazione il pensiero engelsiano si mostra singolarmente vivo e chiarificatore: agevolmente sganciabile dai limiti dei risultati scientifici del suo tempo, ripropone una visione del mondo scientifica, aperta, dinamica e rivoluzionaria.