Caratteristiche e condizioni:
cm. 29 x 21, pp. 502, brossura, lievi tracce d’uso, in buone condizioni complessive.
Contenuto:
Il presente volume, edito dalla Giunta Regionale del Veneto, è un contributo al salvataggio del morente dialetto veneto di Capodistria e alla conoscenza della città prima delle modificazioni urbanistico-architettoniche del passato lontano e vicino. In realtà le due parti del libro si completano a vicenda, perché si tratta delle strutture spirituali della città unite in modo indiscindibile. Come dal linguaggio «s’ceto e neto» si conosce l’anima del popolo che lo parla, così dalla caratteristica formazione ambientale si apprende anche quale fu il modello esteriore cui esso si ispirò. Lingua, arte, palazzi e umili case, vita sul mare, grande arte e artigianato rivelano una società profondamente onesta e sincera, una gente fiera e nello stesso tempo modesta, alle volte spregiudicata, ma sempre consapevole delle proprie tradizioni religiose e della realtà politica vissuta: un popolo amante della libertà (per la quale sostenne lotte sia nel glorioso medioevo comunale sia nel periodo succeduto alla dominazione di San Marco) e sempre equilibrato, laborioso, integerrimo. In questo libro si troveranno parole e frasi, documentazioni grafiche e fotografiche d’interesse non soltanto locale, non soltanto regionale, ma pure linguistico e artistico ben più ampio, che testimoniano veramente una storia meravigliosa, uno spirito che s’è tramandato e vive anche dopo gli eventi bellici che hanno avulso l’Istria dalla sua naturale unità etnica e culturale.