Caratteristiche e condizioni:
cm. 21 x 14, pp. 340, brossura, in buone condizioni.
Contenuto:
“Gli ebrei e l’antisemitismo nei paesi comunisti” di François Fejtő, pubblicato da Sugar Editore nel 1962, rappresenta un’inchiesta accurata e imparziale sulle contraddizioni delle società socialiste dell’Europa dell’Est. L’autore analizza il trattamento degli ebrei nei regimi comunisti, dal periodo successivo alla Rivoluzione d’Ottobre del 1917 fino alla metà del XX secolo, mettendo in luce le tensioni tra ideali di uguaglianza e manifestazioni di antisemitismo.
François Fejtő, noto per la sua obiettività e competenza, basa la sua analisi su fonti ineccepibili, evitando qualsiasi compiacenza verso tesi propagandistiche. L’opera esplora le politiche sovietiche e dei paesi a “democrazia popolare”, offrendo una visione chiara e documentata di un periodo storico complesso e spesso frainteso.
Fejtő, intellettuale di origine ungherese, è stato un antifascista attivo, rifugiatosi in Francia dopo aver protestato contro l’alleanza tra Ungheria e Germania nazista. La sua profonda comprensione dei problemi sociali e politici dell’epoca gli ha valso il rispetto di figure come Jean-Paul Sartre, che ne lodò l’oggettività e la capacità di analisi. Questo volume, esempio di rigore e imparzialità, si pone come uno strumento fondamentale per comprendere le dinamiche storiche e ideologiche del comunismo moderno.