cm. 21 x 14, pp. 216, brossura, in condizioni molto buone.
Quando mi è stato chiesto di rivedere ed aggiornare il libro di ricette di Rosa Russo Gargiulo, già alla seconda edizione, non avrei mai immaginato di poter arricchire le mie conoscenze culinarie di tanta varietà, di tante sfumature, di tante sottigliezze, al punto di dover costatare che spesso, in cucina, la semplicità è indice di raffinatezza.
Semplicità e raffinatezza sono sostanzialmente l’identità della cucina mediterranea che sa accoppiare alla genuinità dei prodotti della terra una creatività senza limiti che mai però si distacca dai sapori-ricordi della tradizione ricchi di paste fatte in casa, di ingredienti semplici, di aromi insinuanti che di quei prodotti sono l’essenza.
Preparare un buon pranzo, allora, diventa un rito, la cui celebrazione richiama mani attente che impastano, il cui spirito aleggia tra profumi ed essenze che resuscitano piaceri e nostalgie, il cui scopo è quello di appagare il gusto e la voglia di stare insieme. È una rivincita contro l’umiliazione e la mortificazione del conservato, della scatoletta, degli additivi chimici.
Qualcuno ha detto che ogni epoca sente il bisogno di analizzare le proprie abitudini alimentari come specchio degli eventi storici. Mi pare un’affermazione piena di buon senso che ripropone l’arte del cucinare come elemento costitutivo d’una cultura che affonda le radici nel tempo. Una cultura fiorita sulle sponde del Mediterraneo in cui la storia ha lasciato l’impronta faraonica, greca, romana che ha caratterizzato la cucina di tanti paesi che s’adagiano intorno a questo mare e che, a sua volta, s’è arricchita in un intenso scambio di prodotti e di tradizioni.