cm. 21 x 14,5, pp. 122, brossura, firma al piatto ed alla sguardia, in condizioni molto buone.
A trentacinque anni dalla fine della guerra di liberazione, credo siano pochi i fatti di quel travagliato periodo rimasti ancora sconosciuti. Non mi ha mosso. quindi, la pretesa di fornire rivelazioni sulla Resistenza friulana, ma piuttosto la convinzione che, per stimolare giudizi sereni, occorresse avere a disposizione un quadro il più possibile completo di quei venti mesi che vanno dal settembre 1943 al maggio 1945. Il mio primo proposito è stato quello di fornire tale quadro, che, per quanto ne sappia, mancava nella pur abbondantissima storiografia locale. Dalle innumerevoli tessere esistenti, ho cercato di ricavare un mosaico, al centro del quale ho collocato gli uomini della Osoppo, di quella formazione patriottica, cioè, alla quale il Friuli e l’Italia devono molto, perché senza la sua presenza in questa zona di confine le cose avrebbero assunto una piega diversa da quella che invece hanno avuto: c’è chi pensa che sarebbe stato meglio. ma personalmente non sono d’accordo. E ho ritenuto di doverlo dire con questo libro, che proprio per tale ragione si discosta da gran parte degli altri. Ho cercato di ricostruire gli episodi, di raccontarli, nel rispetto della verità, usando il «taglio» del giornalista, quale io sono, più che quello dello storico, non essendo il mio lavoro indirizzato agli studiosi e agli esperti: il mio secondo proposito, intatti, è stato quello di indurre alla riflessione soprattutto quei giovani che, non avendola vissuta, non conoscono la «stagione» friulana in cui si decise anche il loro avvenire.