cm. 22,5 x 14, pp. 286, brossura, in ottime condizioni.
Questa è la prima biografia di Martov (1873-1923), fondatore e leader del menscevismo. II libro ricostruisce il suo apprendistato rivoluzionario a Vilna e a San Pietroburgo nel 1893-96; l’iniziale amicizia e il sodalizio con Lenin nell’esilio siberiano e durante la loro collaborazione al giornale rivoluzionario l’Iskra” a Monaco e a Londra; la drammatica rottura al Secondo congresso dei socialdemocratici russi nel 1903 e la divisione fra menschevichi e bolscevichi; l’inimicizia tra i due che ne conseguì; il suo ruolo nella rivoluzione del 1905; la successiva attività come leader dei menschevichi internazionalisti, poi dell’opposizione socialista nella Russia bolscevica fino al 1920, e dei menscevichi in esilio fino alla morte. Questo libro (che si basa su materiale edito ed inedito raccolto a Londra, Oxford, Amsterdam, Parigi, Vienna, New York, Washington, Harvard e Stanford, sulle sue lettere inedite e su molte interviste con le sorelle e gli amici di partito) intende documentare le idee e l’attività di Martov in seno al movimento rivoluzionario russo e al socialismo internazionale. “Non ho avuto la pretesa di scrivere una storia del complesso e differenziato movimento menscevico”, afferma Getzler nella premessa. “Tuttavia, mentre la storia del menscevismo rimane da scrivere, ho l’impressione che questa lacuna non mi impedisca di affrontare uno studio su Martov. A differenza del bolscevismo che si può far coincidere puramente col leninismo, il menscevismo socialdemocratico fu sempre assai più che il puro e semplice ‘martovismo’ e a volte (come nel periodo cruciale del governo provvisorio del 1917) si discostò radicalmente da esso. E neppure ho preteso di frugare negli aspetti intimi della vita di Martov. Non avendo famiglia, beni materiali né propri privati interessi, Martov pose tutto ciò che aveva al servizio della rivoluzione russa e del socialismo. Per quanto concerne gli scopi di questo studio quindi la sua vita privata fu quella pubblica.” Martov appare in quest’opera come un personaggio nobile e tragico della storia russa ed ebraica contemporanea e del socialismo internazionale, nonché come personaggio chiave per la loro comprensione.