cm. 18 x 12,5, pp. 184, copertina rigida con sovraccoperta, in condizioni molto buone.
Allievo di Wölfflin, amico di Le Corbusier, fondatore e segretario generale dei «Congressi internazionali di architettura moderna», lo svizzero Siegfried Giedion è uno degli studiosi e dei teorici più importanti della architettura di oggi. Tradotto anche in Italia, il suo libro Spazio, Tempo e Architettura, ha rappresentato un contributo fondamentale. Il libro che ora presentiamo ha, invece, un carattere diverso. Nato lentamente nel corso degli ultimi venti anni, esso segue da vicino lo sviluppo dell’architettura moderna, ci fa assistere alle sue battaglie, introduce appassionatamente nel vivo delle polemiche. Ne è risultata un’opera varia e vivacissima, ricca di movimento, dove, accanto a uno spiritoso ritratto di un eroe dell’«Art pompier» del secolo scorso, il lettore può incontrare l’analisi della nozione di spazio e tempo che sovraintende all’architettura moderna. E la proposta di un nuovo «regionalismo», di un moderno e autentico spirito monumentale, l’esigenza di una nuova coscienza comune, mettono capo, con slancio quasi utopistico, all’immagine ideale di una città del futuro.