cm.26 x 20, pp. 248, copertina rigida con sovraccoperta (piccola mancanza al dorso), lievi segni d’usura e fioriture, per il resto in buone condizioni.
Walter Gropius non è soltanto uno dei più importanti architetti del secolo: egli è anche, come ha scritto Mies van der Rohe, un grandissimo educatore nel campo dell’architettura. In questo libro, la sua figura è illuminata dal testo penetrante e diffuso che il critico svizzero Sigfried Giedion ha premesso alle centoquaranta pagine di illustrazioni di cui si compone la seconda parte.
La vita di Gropius, la terra dove è nato, il suo insegnamento umanissimo, la sua geniale e ancora ineguagliata scuola della Bauhaus, e particolarmente la sua opera, sia nel campo dell’architettura come scienza e pratica del costruire, sia in quello dell’urbanistica o in quello dello spettacolo teatrale, sia in quello dell’applicazione del sistema industriale alla produzione di oggetti, di mobili e di elementi costruttivi liberamente ideati da artigiani e da artisti (fin dai primi anni del secolo egli si è posto, risolvendolo, il problema oggi attualissimo dell’«industrial design») sono qui analizzati con viva intelligenza critica.
Walter Gropius ha personalmente collaborato a questo volume, che costituisce la più ampia documentazione sinora apparsa sul suo lavoro, sul suo pensiero e sul ruolo da lui sostenuto all’inizio e nello sviluppo del movimento moderno, fornendo all’autore materiale e dati e compilando egli stesso una essenziale bibliografia.
L’opera del Giedion, che viene oggi diffusa in cinque lingue, vuol essere un omaggio universale all’architetto a cui per primo, nel gennaio 1954, è stato conferito il Gran Premio São Paulo per l’architettura istituito dalla Fondazione Andrea e Virginia Matarazzo a São Paulo del Brasile.