cm. 21,5 x 14,5, pp. 212, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Durante i suoi viaggi polari, l’esploratore Rasmussen creò in fondo a un fiordo nel deserto della Groenlandia Nord-Occidentale una piccola base che chiamò Thule. Come per gli antichi l’Ultima Thule era la terra più lontana dal mondo civile, così la Thule moderna è oggi il più remoto villaggio settentrionale esistente e il più vicino al Polo Artico. Esso si compone della residenza del governatore danese, di una chiesa a cui è preposto un cappellano, di uno spaccio di viveri e di vestiario, di una scuola, di un ospedale; e intorno, un certo numero di capanne di terra e di legno per l’inverno e di basse costruzioni di lastre di ghiaccio per l’estate, come abitazioni di alcune decine di famiglie di Eschimesi, già nomadi e ora dedite alla pesca e alla caccia.
Per sei mesi invernali le tenebre vi regnano e la temperatura scende talvolta a 50 gradi sotto zero. Una sola volta all’anno una nave getta l’ancora davanti alle sue squallide rive e vi porta provviste, indumenti, notizie tardive del mondo lontano…
In quel deserto bianco un giovane medico danese esercitò il suo ministero sanitario, tra enormi difficoltà, sorretto dal suo spirito missionario e confortato dall’amore della moglie che aveva condotto con sé in un viaggio di nozze. Come Aage Gilberg curò gli indigeni di Thule e del suo Distretto, andando a visitarli a decine di miglia di distanza tra le furie di tempeste infernali, trainato in slitta da cordate di cani lanciati a corse folli, lo ha raccontato egli stesso in questo libro di allucinanti impressioni di viaggio, di caccia e di pesca, di nostalgici stati d’animo e soprattutto di scoperta d’anime coraggiose, generose e leali tra quei poveri e incolti Eschimesi, non ancora contaminati dall’ipocrisia e dall’egoismo dei bianchi…
Alcune pagine del Medico tra gli Eschimesi, come quelle della Messa di Natale, per la freschezza ed efficacia della narrazione, e per la forza di emozione che suscitano, rimarranno a lungo impresse nello spirito del lettore, al pari delle fotografie di paesaggio, di tipi e di costumi illustranti splendidamente quest’opera eccezionale.