cm. 24 x 15, pp. 156, brossura, con dedica autografa dell’autore, in ottime condizioni.
Approfondita nel suo livello radicale, l’esperienza della finitudine da tema della filosofia si rivela, mediante l’ideità del “principio”, segno della stessa finitezza filosofica. Ma proprio questo, al di là della contrapposizione dei primati (filosofia/teologia, immanenza/trascendenza), diviene possibilità di attenzione alla “provocazione magisteriale” che Cristo è, se colto attraverso la sua “ombra luminosa” (l’Idea Christi della cristologia filosofica di X. Tilliette) come testimone dell’Incondizionato nella storia umana (il divino di J. Nabert). Il nodo teoretico che, così, si stabilisce tra la filosofia e la cristologia, viene in queste pagine non solo approfondito nella sua complessa fondamentalità ma anche esplicitato attraverso la prospettazione di materiali tematici e paradigmi teologali, come il problema della “filosofia cristiana”, l’irruzione del Soprannaturale come Mistero secondo Henri de Lubac e anche l’esperienza contemplativa certosina.