cm. 19 x 13, pp. 240, brossura, tracce d’uso, firma di appartenenza, alcuni disegni sono stati colorati, riparazione all’ultima pagina, discrete condizioni complessive.
“Astuzie sottilissime di Bertoldo” è un’opera scritta nel 1606 da Giulio Cesare Croce, che racconta le avventure di Bertoldo, un contadino dotato di un’intelligenza raffinata e di un’abilità nel risolvere problemi in maniera ingegnosa. La storia si svolge alla corte del re Alboino, dove Bertoldo, con la sua astuzia, riesce a diventare un consigliere fidato del re, risolvendo vari problemi. Tuttavia, la sua fine è segnata dal passaggio dalla sua abituale dieta di cibi semplici a cibi più raffinati a corte, che lo portano alla morte.
L’opera è nota per la sua commistione di diversi stili narrativi, tra cui il proverbio, l’indovinello, la farsa, la commedia e la favola, rendendola un classico pieno di umorismo e sapienza popolare. La comicità di Bertoldo è spesso indirizzata contro i ricchi e potenti, e il libro è apprezzato per il suo stile diretto e le sue descrizioni colorite, tipiche del linguaggio contadino. La storia di Bertoldo è seguita dalle avventure di suo figlio Bertoldino e del nipote Cacasenno, ognuno con le proprie peculiarità e vicende.