cm. 21,5 x 16, pp. 570, copertina rigida con sovraccoperta (ingiallita al margine superiore), in condizioni molto buone.
Che cosa hanno in comune gli edifici a pagoda dell’Estremo Oriente e le moschee del mondo islamico, le miniature anglo-irlandesi e la cultura figurativa del tardo-gotico, taluni prodotti dell’arte tribale dei Maori e di quella degli indiani del nord-ovest dell’America, il Rococò e alcuni esiti dell’Art Nouveau o, ancora, le immagini del caleidoscopio e quelle recentissime della Pop Art? Perché mai in queste opere avvertiamo istintivamente come un’aria di famiglia malgrado le concezioni e le funzioni profondamente diverse cui rispondono?
Il senso dell’ordine è il primo tentativo della cultura storico-artistica contemporanea di dar risposta a questi grandi interrogativi. Il comune denominatore dei criteri di similarità e differenza, di ripetizione e simmetria cui s’ispira la disposizione degli elementi dell’arte decorativa di ogni tempo e di ogni parte del mondo è – secondo Gombrich – il bisogno di «ordine» o meglio di «regolarità» che è innato nella natura umana. È per ciò lo studio della psicologia dell’arte decorativa che consente di individuare le leggi comuni che governano questo campo e i suoi rapporti con le arti figurative; lo stesso genere di approccio che aveva già permesso a Gombrich – con quel classico che è ormai Arte e illusione – di spiegare l’emergere e il perfezionarsi delle capacità rappresentative nella storia della pittura e della scultura.
Con Il senso dell’ordine Gombrich rivisita criticamente e continua idealmente, applicandola alla realtà e all’arte del mondo contemporaneo, la grande tradizione degli studi e delle discussioni più accese sulle arti decorative che hanno avuto i loro momenti culminanti a Londra, al tempo dell’Esposizione Universale del 1851, e a Vienna, tra la fine del l’Ottocento e i primi del Novecento. Ed è nella Vienna di Riegl – ma anche di Schlosser, di Loos o di Klimt – che affondano, infatti, le radici dell’interesse di Gombrich per le arti decorative: nel la mitica capitale dell’arte e della storia dell’arte dove non a caso l’attenzione per il problema delle arti decorative maturò assieme alla riscoperta del Barocco e ad alcuni tra gli esiti più straordinari del l’Art Nouveau.