cm. 30 x 24,5, pp. 686, copertina rigida con sovraccoperta e cofanetto, in ottime condizioni.
La presentazione, in un unico volume, del patrimonio delle Gallerie degli Uffizi e di Palazzo Pitti trova una ragione nella effettiva unità delle collezioni, che si manifesta materialmente attraverso la congiunzione delle loro sedi mediante il Corridoio Vasariano che sovrappassa l’Arno con il Ponte Vecchio. Ma il patrimonio delle Gallerie Fiorentine conta anche numerosissimi dipinti, di grande qualità, dislocati in varie sedi; ecco perché l’opera include anche dipinti appartenenti alla Galleria dell’Accademia, al Museo di San Marco, al Bargello e al Cenacolo di San Salvi, che fanno parte integrante del complesso museale fiorentino, offrendo una visione completa e unica al mondo per quanto riguarda la pittura toscana, vastissima ed esauriente per le altre scuole italiane (per la veneta, in particolare) e per le scuole straniere.
Il progetto di Cosimo I de’ Medici inteso a raccogliere agli Uffizi le sue prime collezioni artistiche fu completato dai suoi successori Francesco I, Ferdinando I e Ferdinando II, ma fu l’eredità dei Della Rovere a portare a Firenze una tale quantità di capolavori da porre la Galleria al primo posto per il loro numero ma soprattutto per la loro qualità. L’altra grande Galleria, la Palatina, iniziata da Cosimo II, venne via via aumentando, sempre con l’eredità dei Della Rovere e poi con le collezioni del cardinale Leopoldo de’ Medici e dei Lorena.
Tutti i più grandi artisti sono rappresentati con opere di eccezionale qualità nelle Gallerie Fiorentine, talvolta con spettacolari complessi, come nel caso di Raffaello, Andrea del Sarto, Bronzino, Pontormo, Tiziano, Caravaggio e Rubens. Di grandissimo interesse il complesso dei fiamminghi con opere di Memling, Van der Weyden, Van Orley e David, ma soprattutto con quello che è forse il capolavoro della pittura fiamminga del Quattrocento, il Trittico Portinari di Van der Goes. La scuola tedesca eccelle con sei opere di Dürer; la spagnola è ben rappresentata con Greco, Velázquez, Murillo e Goya. Si può ben dire quindi che siamo al cospetto di una delle più grandi Gallerie del mondo, certamente la prima per qualità e ricchezza di capolavori assoluti.