cm. 28,5 x 22, pp. 412, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Charles Edouard Jeanneret, nato a La Chaux-de-Fonds nel 1887, prima di diventare celebre protagonista dell’avanguardia architettonica europea, si forma culturalmente nell’ambiente ricchissimo e complesso della Svizzera Romanza, accanto a letterati e intellettuali come William Ritter, Alexandre Cingria Vaneyre, Adolphe Appia e Claude Farrère. Trail 1907 e il 1911 il ventenne Jeanneret viaggia in Germania, Francia, Italia, Austria e Boemia, avventurandosi poi, in compagnia dell’amico August Klipstein, verso l’Oriente e la Turchia dove giunge nel luglio del 1911.
Durante questo viaggio alla scoperta della “mediterraneità” stende un reportage, poi noto col nome di «Voyage d’Orient», in cui egli si cimenta come scrittore, cronista e reporter, raccogliendo con la sua macchina fotografica (una «Cupido 80» che monta lastre di vetro 9 x 12) una documentazione eccezionale sui paesi attraversati.
Dimenticate dallo stesso autore, queste fotografie ritrovate di recente vengono qui pubblicate per la prima volta assieme a disegni, lettere e appunti inediti eseguiti durante il “grand tour” che, in sei mesi di viaggio, porterà Jeanneret da Praga a Pisa passando per Bucarest, Istanbul, Atene, Napoli, Roma e Firenze. Nel 1982 la Fondation Le Corbusier di Parigi affidava a Giuliano Gresleri l’incarico di ordinare la documentazione rintracciata col progetto di giungere a un’edizione critico-filologica del primo libro di Le Corbusier che portasse a corredo del testo il materiale iconografico disponibile. La presente edizione è il risultato di questo lavoro. Ogni soggetto fotografico e ogni disegno sono stati, per quanto possibile, identificati e datati; vengono riportate, tradotte, le note apposte da Jeanneret dopo ogni osservazione; i disegni inediti sono stati distinti da quelli già conosciuti e utilizzati da Le Corbusier indicando la provenienza di questi ultimi; l’identificazione del materiale fotografico, non ancora definitiva e certamente non esauriente per le difficoltà che comporta rintracciare soggetti di questo genere in ambiti profondamente sconvolti, spesso scomparsi, ha comportato un impegno facilmente intuibile.
L’eccezionale valore di questa documentazione è poi comprensibile se si considera chi ne è l’autore, quali e dove sono i soggetti dell’osservazione fotografica, e il momento in cui questa fu eseguita.