Caratteristiche e condizioni:
cm. 22,5 x 14, pp. 156, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Contenuto:
Il modernismo italiano è stato oggetto di molti studi, ma l’interesse per quel movimento che ha rappresentato, forse, la più profonda crisi del cattolicesimo contemporaneo non si è mai sopito. L’apertura stabilita nel 1998 degli archivi della Congregazione per la dottrina della fede, il nuovo nome assunto nel 1965 dall’antica Congregazione del Sant’Offizio, è stata di grande importanza per gli studi e ha permesso a Guido Verucci di indagare l’aspetto rimasto forse più in ombra della storia del modernismo: la sua repressione da parte della Chiesa, perseguita con attenzione e rigore lungo almeno quattro papati e ben più di un trentennio.
Il deliberato tentativo da parte dell’istituzione ecclesiastica di opporsi alla marea montante delle nuove idee, storiche e scientifiche, si tradusse nel controllo e nella censura di centinaia di sacerdoti e intellettuali cattolici, uno sforzo repressivo in cui non mancarono eccessi e ingiustizie, ma che non fece che rimandare quella resa dei conti con la contemporaneità che contrassegna la storia novecentesca della Chiesa cattolica.