cm. 21,5 x 14, pp. 204, copertina rigida con sovraccoperta (con mancanze), in buone condizioni.
Nel 1888 Knut Hamsun pubblicò nella rivista danese Ny Jord un bozzello anonimo intitolato Sult (Fame) che suscitò grande scalpore. Lo ampliò facendone un romanzo che uscì nel 1890. Qui, «mentre rappresentava con crudezza di particolari lo spasimo dell’uomo a cui manca anche materialmente il tozzo di pane, riportava invece la vita nell’interiorità dell’individuo, risolvendo il dramma della realtà nella trionfante ebbrezza di un’umanità per la quale l’intensità delle sofferenze non costituisce che la misura delle proprie forze. E impostava così fin d’allora quello che sarebbe stato il motivo dominante della sua opera: la poesia dell’individuo che ha soltanto in sé le sorgenti della sua vita, e nel mondo esterno è e si sente sempre come un estraneo, e dal mondo esterno non trae che stimoli allo svolgimento della sua vita interna, secondo leggi proprie».