cm. 21,5 x 15,5, pp. 302, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Richard M. Hare, noto per la sua teoria dell’argomentazione morale che coniuga elementi della tradizione kantiana con il pensiero utilitaristico di Bentham e Stuart Mill, ha applicato questa prospettiva ai dilemmi etici contemporanei. Nel suo lavoro, Hare sottolinea che i giudizi morali non possono essere ridotti a mere preferenze individuali o interessi di classe. Invece, sostiene che esistono condizioni di coerenza razionale che limitano la nostra libertà di scelta come esseri razionali.
L’attenzione di Hare si concentra sulla ricerca di principi etici fondati sulla giustizia formale e basati su fatti del mondo reale che possano essere condivisi dalla maggior parte delle persone. Questa prospettiva è evidente nel suo lavoro, che affronta una vasta gamma di questioni pratiche. Queste includono l’obbligo di rispettare la legge, la considerazione della ribellione, il dibattito sulla guerra e il terrorismo, la retorica dei diritti umani, la ricerca della giustizia sociale, la preoccupazione per l’inquinamento ambientale e la lotta contro il razzismo.
In sintesi, Hare offre criteri razionali per la riflessione e la deliberazione su tematiche complesse e attuali, promuovendo una visione etica basata su principi universali e la considerazione della realtà concreta del mondo in cui viviamo.