cm. 19,5 x 12, pp. 176, brossura, in buone condizioni.
Jacques Harmand esamina in questo libro le caratteristiche della guerra nel mondo antico, illustrandone con estremo rigore storico le strutture e i caratteri. Con l’ausilio delle arti figurative e dei documenti letterari, ne riscontra le forme, i fondamenti, i mezzi e le procedure, giungendo fino all’esame delle azioni psicologiche come l’inganno, l’intimidazione, la demoralizzazione. La guerra non è considerata, in definitiva fine a sé stessa, bensì un’«arte» strumentalizzata, che riflette le concezioni delle varie civiltà. I fattori dinamici della macchina bellica, che hanno preso il loro avvio dai tempi della preistoria, vengono studiati non secondo criteri cronologici, ma al lume della loro logica funzionale: possono in tal senso sopravvivere al mondo antico, come amara eredità financo del nostro tempo. Un quadro della tecnica bellica nel mondo antico dai Sumeri ai Romani, tra invasioni e razzie, guerriglie e operazioni di conquista, secondo leggi che si perpetueranno nei secoli fino alla teoria e alla pratica moderna.