cm. 23 x 15, pp. 252, brossura, in ottime condizioni.
Nel 1943 Teheran, la capitale dell’Iran, diviene il fulcro degli interessi di tutti i servizi segreti delle potenze belligeranti, ma in particolar modo dei servizi segreti tedeschi. Lo spionaggio nazista era venuto a conoscenza della scelta di Teheran del dopo lunghi negoziati tra Roosevelt e Stalin come sede luogo di incontro dei tre grandi. Hitler, che vedeva la guerra come una faccenda personale tra lui e i capi di altri stati, è entusiasta di un piano rocambolesco: l’assassinio, o meglio ancora, il rapimento di Roosevelt, Churchill e Stalin, per mezzo di commandos paracadutati in Iran. gli iraniani, che sopportano di malavoglia l’occupazione militare degli alleati, daranno un aiuto prezioso. Ma Skorzeny, che in un primo tempo viene incaricato di preparare l’operazione che riceve nome convenzionale di “lungo salto è pessimista sulle possibilità di riuscita.
A Teheran si svolge nei mesi che precedono l’incontro dei tre grandi, una feroce lotta sotterranea, la polizia segreta russa deporta tutti i sospetti della città; i tedeschi paracadutano gruppi di terroristi che sono spalleggiati dalle tribù Kashgais della montagna e dai nazisti iraniani; i servizi segreti inglesi e americani partecipano a questa battaglia del sottosuolo in una girandola di doppiogiochisti, agenti doppi, spie e sbandati che la guerra ha condotto a Teheran e che si trovano invischiati in un grosso gioco.
Laslo Havas ha condotto sulla base di documenti inediti e di interviste con i sopravvissuti, la prima dettagliata ricostruzione di quella fantastica avventura che ha nome operazione lungo salto”. in queste pagine ci troviamo di fronte al sapiente gioco delle spie, alla loro psicologia, ai loro metodi di lavoro in un clima di suspense in cui l’imprevisto, l’incidente, hanno una parte non piccola. e soprattutto, il lettore si rende conto a un tratto che il piano poteva riuscire! Non è poi così difficile uccidere un capo di stato!