cm. 21,5 x 14,5, pp. 294, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Fra le varie «ricerche di un tempo perduto» che sono state dedicate all’età d’oro della Vela, questa può dirsi unica nel suo genere. Se, infatti, le testimonianze sulla vita, sulla personalità e sul particolare mondo morale e materiale del marinaio anglosassone, sono copiose, altrettanto non si può dire per il marinaio di altre nazioni europee, che pure possono vantare un glorioso e laborioso passato di navigazione a vela in mari lontani, ma nelle quali non c’è stata identificazione, come è accaduto in Inghilterra, fra il «tipo» del marinaio e una figura ideale, valida anche per l’uomo di terra. In questo libro Armand Hayet, uomo di cultura oltreché veterano dell’ultima Vela, fornisce una testimonianza specifica – riflessa nelle parole, nei gesti, negli ordinamenti, negli oggetti – della marineria francese, non solo dei suoi tempi, ma anche di quelli precedenti di cui era ancora vivo e operante il ricordo. Più che sulle navi, la sua indagine si concentra sugli uomini, raccogliendo tutto ciò che ne rispecchiava la vita e che non si può trovare in nessun vocabolario: dalle espressioni di rispetto alle rituali imprecazioni, dalla posizione nella gerarchia di bordo alle forme disciplinari, dai sentimenti alle azioni. Tutto ciò, rivissuto nel ricordo diretto, filtrato con senso critico, fornisce il ritratto di una civiltà marina indimenticabile, punteggiata di episodi e di aneddoti colti sul vivo e tradotti sulla pagina con un talento e un affetto impareggiabili. Ne è derivato un documento essenziale e insostituibile per tutti coloro che amano il mare.