cm. 18,5 x 12, pp. 358, copertina rigida con sovraccoperta, in buone condizioni.
Questi di Hegel non furono scritti redatti in servizio di un determinato partito politico, e nemmeno scritti attuali. Ma a nessuno verrebbe in mente di guardare con indifferenza al Principe solo perché esso non fu riconosciuto da una fazione fiorentina come il suo manifesto ufficiale. E come, nel caso del Principe, non ha molto senso domandarsi se le soluzioni proposte alla crisi italiana fossero «concretamente» realizzabili ai suoi tempi, o se il suo autore fosse stato o no felice nel proporre come esemplari certe situazioni o certi personaggi, così, nel leggere questi scritti hegeliani, almeno i due maggiori, bisogna evitare di porsi il problema se Hegel abbia fatto una diagnosi realistica del le possibilità di unificare la Germania ai primi del XIX secolo, o se abbia dato troppo credito a un sovrano o ad una istituzione. Sia nella Costituzione della Germania che nello scritto del 1817 il tema di fondo è quello della crisi di una vil struttura statale, e dei mezzi per rigenerarla: che sono, in entrambi i casi, oltre che la forza del conquistatore o del sovrano, nuovi ordina menti politici, conformi alle ragioni più profonde dello spirito del tempo». Questi scritti possono perciò esser posti a pieno diritto accanto alle più elaborate opere di filosofia politica come fonti della concezione hegeliana della politica e dello stato.