Caratteristiche e condizioni:
cm. 21 x 15,5, pp. 214, brossura con sovraccoperta, lievi tracce d’uso, in buone condizioni complessive.
Contenuto:
Scritte da una persona che è stata psicoanalista, che ha fatto un’analisi didattica con Freud, che ha dato contributi fondamentali allo sviluppo del movimento psicoanalitico, da una persona che ha conosciuto e visto emergere, come suoi colleghi e spesso come suoi allievi, tutte le personalità maggiori e minori del mondo della psicoanalisi, che con l’avvento del nazismo ha dovuto subire la tragedia dell’emigrazione e ricostruirsi faticosamente le radici professionali e personali in una nuova patria, gli Stati Uniti, queste memorie naturalmente contengono una messe di fatti, informazioni, impressioni, descrizioni che ci rendono un quadro vivido e immediato della storia della psicoanalisi a Vienna tra le due guerre, e nell’America degli anni ’50 e ’60.
Ma questo volume della Deutsch contiene in realtà molto altro. Helene Rosenbach, ebrea, nata nella Polonia antisemita della fine dell’800, prima di diventare psicoanalista è stata una donna in lotta contro una società in cui le donne erano praticamente prive di diritti, e una fervida militante nel movimento operaio internazionale. Così, la vediamo adolescente prendere coscienza di una società ancora semi-feudale, in cui lo spietato sfruttamento del più debole è il cemento che tiene in piedi una complessa piramide gerarchica che ha la base nel contadino povero e il vertice nella nobiltà terriera; o la vediamo, bambina di una famiglia ebraica alto-borghese, mimetizzarsi con i bambini Gentili per sottrarsi a una discriminazione crudele quanto precoce; o la vediamo, ragazza, condurre con una determinazione all’epoca inaudita una dura battaglia per sottrarsi alle convenzioni familiari e sociali che le negano una vita intellettuale e professionale sua; o ancora la troviamo militante nel partito socialista, legata per diversi anni a Hermann Liebermann, inviata al Congresso internazionale di Stoccolma, dove conosce i maggiori esponenti del socialismo internazionale e diventa amica di Rosa Luxemburg e di Angelica Balabanoff; e infine assistiamo alla nuova rivoluzione della sua vita, quella definitiva: la laurea in psichiatria, l’analisi con Freud e la scoperta della psicoanalisi.
Ciò che passa dinnanzi agli occhi del lettore di questo libro è, colta in momenti emblematici, in ricordi improvvisi e illuminanti, in tenere rievocazioni, l’intera vita di una donna che è sempre stata protagonista e interlocutrice appassionata del suo tempo.