2 voll., cm. 20 x 13, pp. 432, brossura, in ottime condizioni.
Questo libro è la quarta stesura, tre volte ampliata e ora tanto più radicalmente, di una conferenza tenuta nel 1956, bicentenario mozartiano. Dalle considerazioni preparatorie per un lavoro d’occasione scaturì una specie di urgenza interiore, sempre crescente e infine dominante, alla cui motivazione non va negato carattere di fuga; le sue vere radici tuttavia affondano in una attiva e mai sopita ammirazione per Mozart, che com’è noto non sono l’unico a provare. Così pure non sono l’unico a provare il desiderio di documentare tale ammirazione. Se la grandezza di Mozart non è misurabile, ne sono invece tangibili gli effetti; il loro ripetersi sotto forma di interpretazione, quantitativamente esorbitante, offre un esempio concreto di ciò che è destinato a fallire: il tentativo di rendere accessibile la straordinaria grandezza dell’opera di un uomo, di giungere alla comprensione della sua peculiarità e unicità, di sondarne il mistero. Questo fallimento è poi anche l’elemento che accomuna il mio a tutti gli altri tentativi di far apparire la figura di Mozart, solo che nel mio lavoro esso è appunto già contemplato. Dopo tre tentativi di approccio questo è il risultato definitivo del mio desiderio di inserirmi nel concerto delle più svariate voci, e di modificarlo – ammetto – attraverso questa singola voce.