cm. 30,5 x 21,5, pp. 80, copertina rigida con sovraccoperta, in condizioni molto buone.
La “Birra di Trieste”
I Centenario della Dreher, il suo secolo di vita che si celebra quest’anno, non può essere dissociato dalla storia di Trieste; ma questo tempo non appartiene soltanto alla storia di una città. Ben più largamente esso si riflette nella storia dell’Europa perché, fra il 1865 ed il 1965, la carta d’Europa ha subito molti, importanti mutamenti ai quali Trieste non è rimasta estranea. Da ciò, da questi mutamenti, un particolare travaglio della economia cittadina, e uno sforzo veramente eccezionale di superamento, dovuto a varie riprese affrontare, per resistere, per sopravvivere, ancor prima che per svilupparsi e progredire.
Trieste, nel 1865, non apparteneva all’Italia. Città tanto meno estesa di adesso ma dall’apparenza cosmopolita per i tanti interessi mercantili che vi confluivano, era la terza città, dopo Vienna e Praga, dei domini degli Absburgo in Austria, ed era il grande porto dell’Impero. Un Impero che oggi non esiste più. Anche Venezia allora apparteneva all’Austria, ma la guerra del 1859 che aveva costretto Francesco Giuseppe a cedere la Lombardia al Regno di Sardegna era stata per il Governo imperiale un campanello di allarme che aveva consigliato di concentrare in avvenire ogni sforzo marittimo e portuale sulla città di San Giusto, posseduta da quasi cinque se coli, ed alla quale ora faceva capo, appena inaugurata, la tanto attesa Ferrovia Meridionale.