Caratteristiche e condizioni:
cm. 20,5 x 14, pp. 106, brossura, in buone condizioni.
Contenuto:
I detti di al-Hallaj raccoglie una selezione di massime e insegnamenti spirituali del celebre mistico sufi al-Ḥusayn ibn Manṣūr al-Hallāj (858–922), tradotti e commentati da Gabriele Mandel, figura di spicco della cultura islamica e studioso della mistica orientale. Giustiziato a Baghdad nel 922 per le sue dichiarazioni ritenute eretiche, al-Hallaj è una delle voci più intense e radicali del sufismo, il ramo esoterico dell’Islam.
Questa edizione, pubblicata da Edizioni Alkaest (Genova, 1979), è arricchita da un’introduzione di Nazareno Venturi, che critica ogni lettura psicoanalitica riduttiva della Fede, opponendosi a interpretazioni che ne facciano un semplice moto psichico.
Gabriele Mandel, direttore dell’Istituto Islamico di Archeologia Orientale e docente universitario a Milano e Bruxelles, ha pubblicato oltre novanta volumi tradotti in quattordici lingue. Con competenze che spaziano dalla psicologia alla spiritualità, ha mostrato come la psicoanalisi moderna possa avvicinarsi a conoscenze tradizionali di ordine iniziatico, pur senza confondersi con esse.
Il volume offre una testimonianza spirituale profonda, proponendo al lettore contemporaneo l’eco di un’esperienza mistica estrema e luminosa, centrata sull’annientamento dell’io e sull’unione totale con il divino.