Caratteristiche e condizioni:
2 voll., cm. 18,5 x 11, pp. 716, brossura con astuccio, in ottime condizioni.
Contenuto:
Sorta tra gli ebrei dell’Europa orientale otto-novecento anni orsono (principalmente in Russia, Polonia, Romania e Galizia), la comunità yiddish fu caratterizzata, oltre che da un linguaggio comune, pur se non codificato, da saldissimi legami spirituali e da un senso del destino che spesso significava condividere lo stesso martirio.
Caratteristiche principali della letteratura che tale società emarginata, e sempre in pericolo, espresse furono da un lato il suo proiettarsi verso l'”ultramondano” — tendenza che spesso dà vita a situazioni e personaggi patetici e poetici al tempo stesso — dall’altro una forte vena di autoironia che si traduce ora in genuino umorismo, ora in profonda tristezza.
Questa antologia è una selezione, per quanto possibile esauriente, della narrativa yiddish, dai tre grandi classici Sholom Aleichem, Mendele Mocher Sforim e I.L. Peretz, agli scrittori contemporanei più significativi, tra cui I. Bashevis Singer, David Bergelson, Sholem Asch e Joseph Opatoshu. Selezione arricchita dai profili dei singoli autori, da un saggio storico-critico di grande acutezza e da un indispensabile glossario. Una panoramica su una letteratura assai poco nota ma caratterizzata da figure, motivi ed espressioni ricchi di fascino e suggestione.