cm. 22,5 x 17,5, pp. 350, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Sbigottiti scenari di una Francia insanguinata dalle rivolte e dal Terrore, entusiastici omaggi a una libertà così fulminea da parere un sogno, irridenti caricature alla caduta delle illusioni e di ideali: l’iconografia della Grande Rivoluzione in Italia incide rapida i tre momenti essenziali di un fine secolo memorabile. Le battaglie, le feste rivoluzionarie, gli alberi della libertà più tardi cari al nostro Risorgimento, e poi l’amaro disincanto che segue il tradimento e il crollo delle repubbliche napoleoniche: da Milano a Roma, da Venezia a Napoli, ovunque fiorisce la febbre dell’illustrazione. Così breve e intenso è il periodo, così scarso il tempo per riflettere e commentare, così angusti risultano i margini d’una tradizione letteraria disabituata al dibattito politico che le immagini, immediate, sintetiche, intuitive, spesso anticipano giudizi altrimenti destinati a dipanarsi per un lungo ordine di anni. Disegni, pitture, incisioni, stampe qui raccolte dalla sapiente ricerca di Michel Vovelle e dei suoi allievi testimoniano un’arte rivoluzionaria a destinazione popolare, una sorta di pedagogia imparzialmente attenta agli aneliti progressisti come ai sussulti reazionari: “Attraverso i discorsi contrapposti della Rivoluzione e della Controrivoluzione,” commenta Vovelle, “si possono intravedere gli indizi di una mutazione culturale nella formazione di un’opinione pubblica che emerge dal passato per entrare nella modernità.”