cm. 24,5 x 30,5, pp. 118, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Le trasognate vedute di Gorizia, nonostante le ferite causate dalle bombe, rappresentano un segno di appartenenza di Italico Brass all’anima più profonda della nostra città. Noi goriziani, anche i più critici, le riconosciamo con commozione. La Grande Guerra di Brass, presente nelle tele della meravigliosa mostra curata da Annalia Delneri, è un lieve miracolo di “venezianità”, che unisce l’epica terrificante del conflitto al quotidiano fluire della vita. Questo aspetto rende la mostra ancora più straniante e drammatica. La mostra Italico Brass, reporter della Grande Guerra, si inserisce adeguatamente nel quadro di valorizzazione della cultura goriziana, con riferimenti nazionali e internazionali. L’amministrazione, guidata dal sindaco Ettore Romoli, ha impresso un carattere di straordinario interesse al referato del Parco culturale. Senza ingenui fraintendimenti, è importante evidenziare i sempre interessanti rapporti che Gorizia ha sviluppato nel corso del suo millennio di storia, spesso con un atteggiamento di eccessivo “understatement”, soprattutto se confrontato con altre realtà del territorio di Alpe Adria. In occasione del novantesimo anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale e della definitiva restituzione di Gorizia all’Italia, l’amministrazione comunale ha voluto rendere omaggio a uno dei più grandi artisti cittadini. Italico Brass, insieme a tanti nostri concittadini, ha ricomposto una parte fondamentale della sua identità nell’importante legame con Venezia.