Caratteristiche e condizioni:
cm. 21,5 x 14, pp. 222, brossura, in ottime condizioni.
Contenuto:
Jan Morris, famosa scrittrice e storica britannica, descrive Trieste come una città di contrasti e nostalgie, esplorando il suo ruolo storico come porto dell’Impero Asburgico e la sua trasformazione attraverso i secoli. Morris dipinge un ritratto vivido della città, intrecciando ricordi personali e riflessioni storiche per rivelare l’anima di Trieste. Il libro è noto per la sua prosa evocativa e il tono malinconico, riflettendo sul fascino unico della città. Trieste è descritta come un luogo che oscilla tra la gloria passata e un presente ambiguo, una città che ha ospitato figure illustri come James Joyce e che rappresenta una sorta di rifugio per gli spiriti erranti e i solitari. Morris esplora anche il concetto di “nessun luogo”, riferendosi alla sensazione di non appartenere a nessun luogo specifico, ma trovando in Trieste un punto d’incontro ideale per chi si sente fuori posto. La città diventa un simbolo di utopia e di speranza per un futuro migliore, nonostante le sue cicatrici storiche.