cm. 19,5 x 11,5, pp. 120, brossura, in ottime condizioni.
«… è inutile banalizzare l’antisemitismo. In rapporto a noi stessi innanzitutto: è all’infinito che il popolo ebraico è definibile; il che non è che un altro modo di dichiararlo indefinibile, dal momento che l’idea di definizione implica quella di finitezza. E poi nel rapporto che ci lega al non ebreo. Nei suoi sentimenti nei nostri confronti c’è qualcosa di specifico, d’essenziale relativamente ai sentimenti dell’uomo per l’uomo. A tal punto che se gli ebrei non esistessero, si sarebbe dovuto inventarli; si sarebbe dovuto fabbricare un popolo misterioso e disseminate come siamo noi, nei confronti del quale l’uomo potesse avere dei sentimenti che non assomigliano ad altri, che non si lasciano banalizzare e che sussisteranno fino alla fine dei tempi».