cm. 21,5 x 15,5, pp. 280, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Questo volume offre una scelta ragionata degli scritti di Jaspers, la cui filosofia è stata uno dei principali fermenti del lievito esistenzialistico. Più appartato, forse perché più crudo nelle asserzioni e nel linguaggio più aspro, l’esistenzialismo di Heidegger; meno efficace, per ché più diluito nella sostanza, e meno rigoroso nella for ma, l’esistenzialismo spiritualistico di Marcel: il pensiero di Jaspers ha rappresentato, se non il più genuino, certo il più caratteristico degli esistenzialismi contemporanei. Pur essendo desideroso del nuovo, talvolta in una forma bizzarra e disorientante, non dimentica i titoli di gloria di una tradizione, che esso trova in Kierkegaard e Nietzsche; pur affrontando i più diversi problemi della coscienza moderna, come una filosofia della cultura, li riconduce continuamente ad un nucleo metafisi co centrale e li racchiude nelle maglie di un sistema tan to chiuso e simmetrico da apparire talora artificiale, non diversamente dalla più frigida filosofia universitaria; estroso e rigoroso insieme, tocca il fondo degli eterni problemi, se pur per ritrarsi da essi con una risposta disperata o enigmatica, e nello stesso tempo sfiora con mano disinvolta e sicura i più disparati problemi del mondo. spirituale d’oggi, sino ad offrire ad ogni pagina spunti di meditazione o stimoli di ricerca. Se di una tematica o di una terminologia esistenzialistica si parla nella filosofia d’oggi, il modello principale si trova indubbiamente nelle pagine di Jaspers. Quel tanto di esistenzialismo che ritroviamo in pensatori contemporanei, che si possono chiamare esistenzialisti, da Berdiaev a Sartre, è propriamente d’origine jaspersiana.