Caratteristiche e condizioni:
cm. 20,5 x 12,5, pp. 1004, brossura, in buone condizioni.
Contenuto:
Testo tedesco a fronte.
La Storia dell’arte dell’antichità (1764) è il capolavoro del padre del movimento neoclassico, Johann Joachim Winckelmann, che con quest’opera raggiunse definitivamente una reputazione di statura europea. Oggi la Storia interessa la letteratura e l’estetica più che la storia dell’arte, ma l’influenza esercitata da Winckelmann sugli artisti e gli studiosi d’arte contemporanei fu enorme.
In essa convergono tutte le istanze emerse nelle opere precedenti, nonché le convinzioni di un erudito che, soprattutto durante il lungo soggiorno a Roma, aveva goduto della diretta conoscenza di diverse e famose opere artistiche. La Storia si compone di due parti. La prima, teorica, tratta dei problemi estetici e tecnici relativi all’arte, e ne analizza l’evoluzione e le caratteristiche nei popoli antichi, partendo dagli Egiziani (cap. 2, con qualche cenno ai Fenici e ai Persiani) per approfondire in particolar modo i Greci (cap. 4, il più lungo), passando per gli Etruschi (cap. 3), e concludendo con i Romani (cap. 5). È soprattutto sull’arte greca che Winckelmann punta la propria attenzione, in quanto l’obiettivo evidente dell’opera è quello di dimostrare la superiorità di tale arte e cultura nei confronti di quelle degli altri popoli.
La seconda parte si basa invece sulle fonti scritte e traccia una storia evolutiva dell’arte greca, dalle origini fino all’avvento di Costantinopoli, con un’elencazione di artisti e la descrizione di alcune opere, tra le quali il Laocoonte e l’Apollo del Vaticano.
Il volume è curato da Fabio Cicero, studioso di letteratura tedesca e inglese. Il testo tedesco a fronte è basato sulla ristampa anastatica dell’edizione originale J. Winckelmann, Geschichte der Kunst des Alterthums, 1. und 2. Theil, Baden-Baden/Straßbourg, Heitz 1966.