cm. 19,5 x 11,5, pp. 250, copertina rigida con sovraccoperta, lievi tracce d’uso, in buone condizioni.
Con Scogliere di marmo, l’arte di Ernst Jünger si volse a concretizzare stati d’animo di fantasia e di sogno. Con questa famosa opera, diede vita a un poema in prosa ben costruito, che aveva l’intento di indagare il fondamento dell’umana civiltà e la norma che sconfigge le forze demoniache e dissolventi che si oppongono al suo sviluppo. L’autore si mostrò favorevole all’Occidente, che porta con sé l’impronta dell’antichità classica e del Cristianesimo. In modo velato, Jünger scagliò un’accusa solenne contro il nazionalsocialismo. La censura del regime, che inizialmente aveva approvato la pubblicazione dell’opera, dovette poi ricredersi e mettere il libro al bando. Tuttavia, all’estero, la stampa letteraria e politica aveva già rivelato abilmente la sostanza negativa dell’opera ai fini del nazismo e della casta militare tedesca. La parola si rivela un’arma efficace, afferma Jünger, in quanto la magica e sfavillante lama delle parole fa impallidire la potenza dei tiranni.