cm. 24 x 16,5, pp. 52, legatura a doppio punto metallico, in ottime condizioni.
La presenza armena a Trieste è attestata sin dal Settecento: grazie all’arrivo in città nel 1773 di due Padri Mechitaristi provenienti da Venezia e all’emanazione nel 1775 del diploma imperiale di Maria Teresa, la Nazione armena si insedia con i suoi mercanti e i suoi artigiani nella zona dei Santi Martiri, attorno alla chiesa di Santa Lucia, al convento e alla rinomata stamperia. Nell’Ottocento, dopo una parentesi a Vienna dove fondano il convento mechitarista ancora esistente, i Mechitaristi costruiscono la chiesa e il convento di via Giustinelli (1859) con, annesso, il primo ginnasio di lingua italiana a Trieste: sono edifici che ancora caratterizzano il profilo di questo versante del colle di San Vito. La chiesa è oggi ricordata soprattutto per il magnifico organo donato nel 1894 da Julius Kugy, cittadino della Mitteleuropa, alpinista, botanico, scrittore e musicista che ha scritto pagine esaltanti sulle sue esecuzioni musicali in quel sito.