cm. 30,5 x 21,5, pp. 132, copertina rigida con sovraccoperta, dorso scolorito, in condizioni molto buone.
La ferrovia di Tenda, descritta nel volume “La ferrovia di Tenda: Da Cuneo a Nizza, l’ultima grande traversata alpina” di Stefano Garzaro e Nico Molino, ha avuto origine nel 1856. Questa ferrovia è stata concepita come parte del collegamento Torino-Marsiglia, anche se ci sono state proposte alternative, come l’attraversamento del Fréjus. Inizialmente, l’obiettivo principale era di collegare Torino al porto transalpino anziché fornire uno sbocco al mare per la provincia di Cuneo.
Il progetto della ferrovia di Tenda ha generato dibattiti e polemiche tra i vari progetti concorrenti, suscitando rivendicazioni da diverse parti. Durante queste discussioni, l’idea della necessità e dell’importanza della ferrovia si è radicata sempre di più tra coloro che si occupavano degli affari pubblici. Nonostante le sfide, la tenacia dei sostenitori della linea ha portato alla sua realizzazione, a dispetto delle critiche di ingegneri come Soleri, che riteneva imprudente e poco patriottico superare le Alpi tramite una ferrovia anziché concentrarsi sulle linee interne.
La costruzione della ferrovia di Tenda è avvenuta in modo frammentario, con finanziamenti limitati e insufficienti. Questo ha comportato la creazione di una linea vecchia, basata su concetti antiquati che non sono stati abbandonati a favore di soluzioni più moderne ed efficienti. È interessante notare che la linea di Tenda è stata inaugurata contemporaneamente agli ultimi lavori della Direttissima Bologna-Firenze, destinata a sostituire la linea Porrettana.
Nel libro di Garzaro e Molino vengono descritte le difficoltà e le sfide affrontate durante la gestazione della ferrovia di Tenda, esaminando la sequenza degli appalti e delle inaugurazioni che hanno caratterizzato il suo sviluppo.