ANED – Lint Trieste, 2a edizione, 1995
2 voll., cm. 24 x 17, pp. 242 + 380, brossura con astuccio in cartoncino, in ottime condizioni.
Una verità allucinante, terribile, che si è fatta strada lentamente, faticosamente: squarciando veli di omertà, di silenzi impenetrabili quante ambigui: anche in Italia, a San Sabba, cioè alla cintura di Trieste, ha funzionato un forno crematorio nazista, ossia un lager che, come dice Enzo Collotti, aveva una duplice caratteristica: per gli antifascisti e i partigiani italiani e slavi è stato un vero e proprio campo di sterminio e per i perseguitati razziali un campo di smistamento e di transito verse la deportazione (e la morte) in Germania e nei territori orientali. È emerso un lungo lavoro di scavo per comprendere appieno l’agghiacciante significato di quella tragica presenza a Trieste. Ma un tempo ancora più lungo, quasi trent’anni, è trascorso perché dopo una lunga, laboriosa, insoddisfacente istruttoria si potesse giungere, dopo il giudizio storico inappellabile, a una sentenza di condanna secondo le regole del diritto. La sentenza è stata pronunciata. È stata letta ad una gabbia vuota, popolata soltanto dai fantasmi degli imputati e dei complici. Ma anche di fantasmi delle vittime, quelle che non si sono potute nemmeno affacciare nell’aula, rifiutate, respinte, allontanate da una procedura che non le ha prese in considerazione. Né le ambigue tenebre delle complicità locali sono state squarciate. Ecco perché la storia riacquista una sua centralità non soltanto per ricostruire gli avvenimenti oggetto del processo, ma anche per la genesi, lo svolgimento, le conclusioni della vicenda processuale. L’ANED, l’Associazione nazionale degli ex deportati, ha voluto questo lavoro al quale ha collaborato in modo determinante l’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli- Venezia Giulia. Proprio perché non si tratta di un ennesimo e ripetitivo libro sugli orrori dei lager nazisti, ma di un documento politico di estrema attualità che trae forza e verità inconfutabili proprio dalla natura di “istruttoria penale” degli atti raccolti, l’ANED ritiene che la ristampa di questa opera ormai esaurita, sia il più valido contributo che possa essere dato alle celebrazioni del 50° anniversarie della Resistenza e della fine della 2° guerra mondiale.