cm. 21 x 13,5, pp. 248, brossura, in ottime condizioni.
Nel giugno 1942, mentre si andavano precisando i segni dell’annientamento della comunità ebraica dei Paesi Bassi, una giovane donna di ventisette anni scriveva in una cameretta di Amsterdam: «Quello che vivo interiormente, e che non è solo cosa mia, non ho il diritto di tenerlo solo per me. Sono forse, in questo piccolo pezzo di storia dell’umanità, uno dei numerosi ricevitori che deve in seguito trasmettere più lontano?»