cm. 21 x 14, pp. 190, brossura, in ottime condizioni.
Lohengrin, il Cavaliere del Cigno, e Melusina, fata e donna-serpente, sono gli eroi-simbolo tra i più espressivi dell’immaginario medievale, ma nel contempo sono archetipi viventi della psicologia umana quando essa si affida al fantastico. Il mito-leggenda della donna-serpente e dei bambini-cigno nasconde infatti, nella sua favolistica combinazione di elemento umano e animale, la risposta agli enigmi eterni dell’uomo: la paura della morte, il viaggio nell’aldilà, l’acquisizione della vita immortale. Di ciò è prova l’antichità del mito, di cui l’Autore, con erudizione e perizia, riscopre le tracce nella letteratura celtica irlandese e nella letteratura dell’India vedica, rivelando propriamente come Melusina sia figurazione letteraria di una dea celtica e Lohengrin di una divinità scandinava. Ma se, da un lato, Melusina e Lohengrin sono retaggio fantastico dell’antichità religiosa indoeuropea, dall’altro – come scrive Jacques Le Goff nella prefazione – «sono senza dubbio testimoni privilegiati delle strane relazioni che hanno avuto nel Medioevo la cultura clericale e la cultura popolare, il cristianesimo e il folclore, la Chiesa e la nobiltà». Lo stesso Le Goff conclude: «Il libro di Claude Lecouteux chiarisce nello stesso tempo la storia sociale, culturale e mentale dell’Occidente cristiano».